Sistemi regionali e provinciali per i servizi IVCi certificazione delle competenze

Tecnostruttura ha mappato e aggiornato l'elenco delle norme prodotte dalle regioni e province autonome relative ai servizi IVC. Per questi specifici servizi rimando a quindi al loro sito, link:
https://www.tecnostruttura.it/show.php?id_pagina=1373
La sezione contiene i provvedimenti regionali e provinciali che hanno segnato il percorso di costruzione e di attuazione dei sistemi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze (IVC). Ventuno tasselli che, pur preservando le specificitĂ  normative e i sistemi giĂ  in vigore sui territori, compongono un quadro regolamentare unitario, nel solco della disciplina dettata dal decreto legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013 e dal decreto interministeriale MLPS-MIUR del 30 giugno 2015. Le Regioni e le Province autonome, mettendo a fattor comune metodologie, documenti e linguaggi operativi, si sono dotate di standard minimi che hanno consentito di intessere la rete delle procedure del sistema nazionale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze. La sezione contiene i provvedimenti regionali e provinciali che hanno segnato il percorso di costruzione e di attuazione dei sistemi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze (IVC). Ventuno tasselli che, pur preservando le specificitĂ  normative e i sistemi giĂ  in vigore sui territori, compongono un quadro regolamentare unitario, nel solco della disciplina dettata dal decreto legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013 e dal decreto interministeriale MLPS-MIUR del 30 giugno 2015. Le Regioni e le Province autonome, mettendo a fattor comune metodologie, documenti e linguaggi operativi, si sono dotate di standard minimi che hanno consentito di intessere la rete delle procedure del sistema nazionale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze. Si noti che alcune regioni hanno integrato i servizi di formazione professionale e certificazione con i servizi IVC all'interno di un quadro normativo unico.
(A cura della socia Amalia Ciorra, 22/12/2021)

Sistemi regionali di certificazione delle competenze

Il web fornisce documenti aggiornati su moltissimi argomenti, ma nella ricerca di fonti normative si sperimenta spesso la difficoltà ad individuare quelle effettivamente in vigore e la logica con cui si compongono in un quadro coerente. Questa sezione ha l’obiettivo di offrire i documenti che fotografano lo stato dell’arte dei Sistemi di certificazione delle competenze regionali con particolare riferimento a quanto in essi stabilito circa i valutatori di competenze e gli esperti di settore in modo da orientare i professionisti all'accesso a queste due funzioni. La sezione è alimentata ed aggiornata dai professionisti che collaborano con Evaluate sulla base della loro conoscenza diretta ed esperta, pertanto non tutte le regioni italiane vi sono presenti. I professionisti che vogliono contribuire ad alimentare questa sezione possono utilizzare i riferimenti di contatto presenti sul sito.

Regione Piemonte


La certificazione delle competenze secondo la normativa della Regione Piemonte
A partire dai primi anni duemila, la Regione Piemonte ha costruito il proprio sistema di formazione per competenze all’interno del quale trovano spazio i processi di riconoscimento delle competenze acquisite, come si evince in particolare dal complesso quadro delineato dalla deliberazione n.152-3672 del 2 agosto 2006 e sue successive integrazioni e modifiche. La Regione Piemonte, va ricordato, è stata tra le prime Regioni in Italia ad aver approvato, con D.D. 27 Gennaio 2016, n. 34 le «Linee Guida per l’individuazione, validazione e certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali», che sono state realizzate grazie a una innovativa sperimentazione. Ad oggi sono due gli atti piemontesi che meglio dettagliano i riferimenti per il riconoscimento delle competenze e dei crediti, sotto il profilo operativo di sistema, individuando attori, processi e strumenti:
- Deliberazione di giunta regionale 6 giugno 2016 n. 48-3448 (Boll. Uff. 16/06/2016): approvazione dei nuovi criteri del sistema regionale di certificazione e di attestazione delle competenze.
- Determinazione dirigenziale n. 420 del 1° luglio 2016: approvazione delle indicazioni operative per il rilascio degli attestati e dei nuovi format di attestazione delle competenze.
In seguito alle evoluzioni a livello nazionale in materia di certificazione, introdotte con il D. Lgs. 13 del 16 gennaio 2013 e con il decreto interministeriale del 30 giugno 2015 la Regione ha recentemente raccolto in un unico atto amministrativo le indicazioni operative per certificare le competenze in ambito formale e in ambito non formale e informale, nel Testo Unico per la certificazione delle competenze, il riconoscimento dei crediti e le figure a presidio del sistema.
Le innovazioni a livello nazionale hanno creato l’esigenza di introdurre nuovi principi al sistema di certificazione sanciti con D.G.R. n. 48-3448 del 06/06/2016 e di introdurre nuovi modelli di attestazione finale come manifestazione concreta del criterio della pari dignità tra gli apprendimenti formali e non formali, della tracciabilità delle attestazioni rilasciate e della trasparenza con D.D. n. 420 del 01/07/2016.
In coerenza con il Testo Unico, per il riconoscimento dei crediti e la certificazione delle competenze acquisite in contesti formali, la Regione si avvale di una figura di sistema appositamente formata e abilitata ad accedere al sistema informatico di attestazione dedicato. A tal scopo, è istituito l’elenco regionale degli Operatori abilitati alle operazioni di certificazione (OC).
Per la certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali, il Testo Unico prevede l’erogazione di servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze. Questi servizi possono essere realizzati esclusivamente dagli Enti Titolati che abbiano al loro interno una figura specifica a presidio del processo, l’Esperto in Tecniche di Certificazione (ETC) (D.D. n. 17 del 15 gennaio 2018) e che siano inseriti in un elenco regionale periodicamente aggiornato. Vedi sotto l'ultimo aggiornamento
(A cura di Nadia Panasyuk, aggiornamento del 20/1/2021)

Regione Toscana

La Regione Toscana, al fine di adeguare le disposizioni regionali al nuovo quadro di riferimento nazionale delle qualificazioni regionali ad ai riferimenti operativi per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni di cui al D. Lgs. 16 gennaio 2013, n.13 e ss.mm.ii., ha approvato il nuovo Disciplinare DGR n. 988 del 29 luglio 2019 e ss.mm.ii.
Questo indica molto chiaramente le responsabilitĂ  e i compiti sia degli esperti di valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze sia degli esperti di settore.
Con il Decreto Dirigenziale n. 9164 del 19.06.20 vengono fornite le Linee guida per l’utilizzo dei format del Servizio di Individuazione e Validazione, che sono: • Documento di adesione - Allegato A • Istruttoria per l'accesso diretto all'esame di certificazione - Allegato B • Dossier individuale delle evidenze - Allegato C • Documento di supporto alla messa in trasparenza delle competenze - Allegato D • Scheda di valutazione delle evidenze - Allegato E • Verbale di validazione delle competenze - Allegato F • Documento di validazione - Allegato G • Scheda di attestazione di conoscenze e capacità - Allegato H • Richiesta individuale di certificazione - Allegato I
(A cura di Giuseppe N. Vallario, aggiornamento del 16/01/2021)

Regione Lazio

Il Sistema di messa in valore degli apprendimenti è il complessivo insieme delle risorse normative, procedurali, di metodo e professionali messo in atto dalla Regione Lazio e consente a chi ha maturato adeguate esperienze di studio, lavoro e vita personale, di acquisire una qualificazione professionale o un titolo abilitante attraverso:
• la partecipazione individualizzata a percorsi formativi, mediante il riconoscimento di crediti formativi che portino alla riduzione di durata e/o all’accesso in deroga al livello di istruzione formale posseduto; • la certificazione delle competenze maturate nel corso della vita attiva, senza obbligo di partecipazione ad una attività formativa.
Agendo nell’ambito di quanto disposto dal Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, il sistema è uno strumento attuativo di promozione dell’apprendimento permanente quale diritto della persona, al fine di assicurare a tutti pari opportunità di riconoscimento e valorizzazione delle competenze comunque acquisite, in accordo con le attitudini e le scelte individuali e in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale.
Il sistema è rivolto agli individui. interessati ad ottenere una qualificazione, sulla base delle caratteristiche degli apprendimenti formali, non formali e informali maturati nel corso della propria storia educativa, di lavoro e personale.
Le Fasi del Sistema sono:
- “Identificazione e messa in trasparenza”, il servizio è finalizzato a ricostruire ed a rappresentare in modo mirato le esperienze significative; - “Riconoscimento crediti formativi”, ove si possiedano specifici requisiti oggettivi di studio e/o esperienza, è possibile a seguito del riconoscimento dei crediti avvenuto accedere in modo individualizzato al percorso di apprendimento di interesse; - in caso di presenza di esperienze forti e pertinenti, si può accedere al servizio di “Validazione delle competenze”, in esito ad quale viene rilasciato un documento che dà titolo ad accedere ad esame pubblico; - infine, a seguito di un percorso formativo, o se in possesso di un Documento di validazione, è possibile accedere al servizio di “Certificazione delle competenze”, svolgendo un esame – basato su colloquio tecnico e prove prestazionali – di fronte ad una Commissione pubblica composta da esperti professionali e di metodo, presieduta da un rappresentante della Regione.
Il certificato di qualificazione professionale rilasciato dalla Regione Lazio al superamento dell’esame ha valore, ai sensi dell’art.1 comma 3 del Decreto del Ministero del Lavoro, di concerto con il MIUR, del 30 giugno 2015, “sull’intero territorio nazionale, a ogni effetto di legge, e può costituire titolo di ammissione ai pubblici concorsi, in coerenza con quanto disposto, in merito, dall’art. 14 della legge 21 dicembre 1978 n. 845, ovvero può concorrere ai requisiti professionali per l’accesso alle attività di lavoro riservate […] nel rispetto delle specifiche normative nazionali e comunitarie vigenti”.
Accreditamento dei soggetti titolati per l’erogazione dei Servizi di Individuazione e Validazione e del Servizio di Certificazione delle competenze Nella sua funzione di ente “titolare” del sistema, la Regione ha approvato i criteri e i requisiti minimi per l’accreditamento dei soggetti titolati per l’erogazione dei Servizi di Individuazione e Validazione e del Servizio di Certificazione delle competenze con Deliberazione della Giunta regionale del 14 dicembre 2018, n. 816 (http://www.regione.lazio.it/rl_lavoro/?vw=documentazioneDettaglio&id=48090). L’istanza di accreditamento per l'erogazione dei Servizi di Individuazione e Validazione e/o del Servizio di Certificazione delle competenze può essere presentata esclusivamente per via telematica nell’ambito di due finestre temporali: entro il 30 aprile e il 30 ottobre di ogni anno, al seguente indirizzo web: http://www.regione.lazio.it/SoggettiTitolati/ Per la procedura di accreditamento la Regione fornisce assistenza tecnica agli operatori interessati i quali possono rivolgersi ai seguenti indirizzi mail: infosactitolati@regione.lazio.it per la piattaforma telematica, direttivasactitolati@regione.lazio.it per problematiche di tipo contenutistico.
Per l’erogazione di detti servizi i soggetti titolati si avvalgono di operatori abilitati inseriti nell’Elenco consultabile al link http://www.regione.lazio.it/rl_formazione/?vw=contenutiDettaglio&id=206
Gli operatori abilitati corrispondono ai seguenti profili:
Determinazione 26 giugno 2018, n.G08147 – Modifica degli standard minimi di percorso formativo delle Unità di competenza “Accompagnare e supportare l’individuazione e la messa in trasparenza delle competenze, anche al fine del riconoscimento dei crediti formativi” e “Pianificare e realizzare le attività valutative rivolte al riconoscimento dei crediti formativi” e approvazione dello standard minimo di percorso formativo dell’Unità di competenza “Pianificare e realizzare le attività valutative rivolte alla validazione delle competenze”. (http://www.regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_documenti/FOR_DD_G08147_26_06_2018.pdf, allegati A e B).
Abilitazione degli operatori Determinazione 10 luglio 2018, n.G08667 – Disposizioni di attuazione dell’articolo 14, commi 3, 4 e 5 dell’allegato A della DGR 122/2016 in materia di individuazione e validazione delle competenze. Istituzione dell’elenco degli operatori autorizzati alla realizzazione delle attività valutative per gli aspetti di contenuto curriculare e professionale e approvazione dei requisiti e della procedura per l’iscrizione nell’elenco. (http://www.regione.lazio.it/rl_formazione/?vw=documentazioneDettaglio&id=45841).

(A cura di Amalia Ciorra, aggiornamento del 12/5/2021)

Regione Basilicata

DRIVE è l’acronimo del “Dispositivo Regionale Integrato per la Valorizzazione delle Esperienze” che la Regione Basilicata ha approvato con D.G.R. n. 845/2017 integrata dalla DGR n. 625/2019, previsto dalla L.R. n. 30/2015 che recepisce il D.Lgs. n. 13/2013 e il D.I. 30 giugno 2015. Il documento norma il procedimento e i LEP relativamente all’individuazione e alla validazione e certificazione delle competenze e il riconoscimento dei crediti formativi spendibili nel sistema regionale della formazione professionale; individua anche i soggetti deputati a garantire il funzionamento dello stesso Dispositivo (Regione Basilicata: Ente titolare; Agenzia Regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata: Ente titolato; Riconoscimento dei crediti formativi: Organismi di Formazione accreditati).
Il Dispositivo Regionale Integrato per la Valorizzazione delle Esperienze:
- certifica le UnitĂ  di Competenza (UC) presenti nel Repertorio regionale dei Profili Professionali;
- definisce il sistema degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione;
- esplicita le procedure per l’individuazione e la validazione e la certificazione delle competenze e quelle per il riconoscimento dei crediti in ambito regionale.
(A cura di Mario Musacchio, aggiornamento del 9/3/2021)
Le figure presenti nelle commissioni di certificazione in esito a percorsi formativi formali sono: • Presidente, designato da Regione Basilicata tra il personale regionale; • Esperto di settore designato dall’Ente di formazione tra le persone impegnate nell’intervento formativo; • Rappresentante dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Le figure presenti nelle commissioni di certificazione in esito a servizio di individuazione e validazione delle competenze acquisite in contesto non formale e informale sono: • Presidente, designato da Regione Basilicata tra il personale regionale e personale ARLAB; • Due commissari abilitati al presidio della funzione di “realizzazione delle attivitàvalutative per gli aspetti di contenuto curricolare e professionale “ (ECP), in possesso di competenze ed esperienze adeguate, tratti da appositi elenchi regionali; • esperto di “pianificazione e realizzazione di attività valutative” (EVC), con funzioni di supporto metodologico e segretario verbalizzante, senza diritto di voto.
(A cura di Giuseppe Vallario, aggiornamento del 24/3/2021)

Regione Calabria

Il sistema di formazione e certificazione della Regione Calabria
(A cura di Marisa Meduri, aggiornamento del 14/5/2021)

Regione Sicilia

Il sistema di Certificazione della Regione Sicilia è stato istituito con Legge Regionale n° 23 del 14 dicembre 2019, Art 16 e successivo Decreto Interassessoriale n° 7964 del 20.12.2019 che disciplina i relativi meccanismi operativi di funzionamento, in conformità a quanto disposto nel Decreto Presidenziale del 7 marzo 2018, n. 6 agli articoli 10,11, 12, 15. Il D.A n° 643 del 15.04.2020 proroga l'entrata in vigore del Sistema di Certificazione al 31.07.2020. L’All A del DA n. 7964 20/12/2029 prevede che “la valutazione prevista nella procedura di certificazione delle competenze acquisite in contesti di apprendimento formali e della procedura di certificazione delle competenze validate” siano svolte da una commissione composta da un presidente, da un esperto di settore e da un esperto di valutazione. I Centri per l’Impiego e gli organismi accreditati in Regione Siciliana per la formazione, che sono “enti titolati” alla certificazione delle competenze acquisite nei contesti formali, non formali e informali. All’elenco regionale dei Presidenti di commissione accedono solo i dipendenti di ruolo dell’amministrazione regionale ed è stato anche istituito l’elenco degli esperti di settore. L’esperto di valutazione è nominato invece dall’ente titolato tra gli esperti in possesso dei requisiti appropriati al presidio della funzione di pianificazione e realizzazione di attività valutative.

Regione Sardegna

Con la delibera n° 33/9 del 30/06/2015 di “Istituzione del Repertorio Regionale dei Profili di Qualificazione e del Sistema regionale per l’individuazione, validazione e certificazione delle competenze” e con il relativo allegato B “Istituzione del sistema regionale per l’individuazione, validazione e certificazione delle competenze” la regione Sardegna ha definito i presupposti per l’avvio del sistema in ambito regionale. La stessa delibera in ogni caso prevedeva una ulteriore attività normativa per l'applicazione (all. B pag. 3/5), ma mentre per l'attività di Certificazione è stata poi emanata la determinazione relativa al regime transitorio (6545 del 16/12/2015), che ora viene applicato per gli esami di Certificazione in esito a percorsi formali di apprendimento, ancora per la fase di Individuazione e Validazione la Regione Sardegna non ha proceduto. Attualmente quindi il sistema Regionale non è stato completamente implementato e dunque non è possibile ancora per il cittadino sardo fare richiesta di accesso al percorso di validazione delle competenze sviluppate in contesti di apprendimenti informali e non formali. La Regione Sardegna, attraverso l’istituzione di un Gruppo Tecnico Sistema di Individuazione e Validazione, ha avviato a partire dal settembre 2017, ma sta trovando in questi mesi piena attuazione, un laboratorio sperimentale del sistema per l’individuazione e validazione delle competenze che possa condurre alla definizione delle linee guida per la definitiva implementazione. Il 1/12/2020 la Regione Sardegna ha pubblicato l'avviso per manifestazioni di interesse all'iscrizione nell'elenco degli esperti dei processi e delle metodologie di valutazione e certificazione delle competenze (Determinazione N_4591 protocollo n_ 54043 del 01_12_2020) e una successiva rettifica del 5/1/2021.
(A cura di Patrizia Picci e Stefano Cassai, aggiornamento del 18/01/2021)